TOPONIMI MURTURATI MODERNI
Toponimi
U DARSENÙN, PUNTA GARAVAN e BEGNAMIN
La stupenda costa marina che dalla Bocca del Vallone di Latte ci porta ai Balzi Rossi, comprendendo le incantevoli calette attorno a Punta Mortola, ha subito nel tempo inutili svarioni toponomastici, che disorientano non poco.
La cartina dell’IGM, pubblicata nel 1937, ha dato il nome di Punta Garavano al piccolo promontorio che è a metà fra i Balzi Rossi e Punta Mortola, dov’era la Caserma della Guardia di Finanza, quando il toponimo Garavano già definiva più ampiamente il territorio dove trova sbocco l’omonimo rio, presso Mentone.
Quindi è Punta Garavàn a chiudere verso Ponente l’ampia spiaggia chiamata U Darsenùn. Questo toponimo dava significato ai numerosi ripari per le attrezzature da pesca assegnati ai gozzi ivi tratti a riva. In seguito i ripari divennero baracche, poi privatizzate in capanni da ricreazione.
Negli anni che hanno seguito il Miracolo Economico, sul lato di Levante del Darsenùn, era molto frequentato un ristorante chiamato “Baia Benjamin”, che la mania dell’anglofonia aveva convinto molti a pronunciarlo persino “Bengiamin”, all'americana.
Però, nelle vicinanze, esiste Punta Begnamìn, che chiude a Ponente la Spiaggia di Latte, chiamata Ciàsa de Sant’Ana, che poi segue a Ponente frastagliata dai Scögli de Mamànte e da quelli Suta d’i Pin.
Protetta da Punta Begnamìn, funziona da riparo ai gozzi da pesca a Ciàsa de Begnamin, che non è vasta come u Darsenùn, ma presenta un buon servizio per i ai pescatori della Mortola.
Ora, abbiamo sentito riconoscere U Darsenun come Baia Benjamin e chiamare Punta Benjamin quella che è Punta Garavan. Così va il mondo.
L.M.
LA VOCE INTEMELIA anno LXXIV n. 5 - maggio 2019
Punta Garavan e U Darsenun,
di recente conosciuti come Punta e Baia Benjamin
TOPONOMASTICA DELLA COSTA VENTIMIGLIESE