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Nella primavera del 1964, il Consiglio della Cumpagnia, guidato dall’appena eletto Consule: Antonio Cauvin, istituì quella che divenne la tradizionale Çéna d’u Mungùgnu, offerta de bàda a tutti gli Iscritti. Oltre all’intero Consiglio, una ventina di Soci partecipava attivamente a questa cena annuale, in convivio col Sindaco, per poi “mungugnà” sulle pecche cittadine. In forma di cena, l’appuntamento annuale durò fino al 1971. Dal 1972, cambiando l’ora istitutiva del banchetto al mezzogiorno, assunse il titolo di Sdernà d'u Mungùgnu (sdernà= pranzo). Da quell’anno si susseguirono molti Sindaci, ma nessuno mancò di partecipare allo Sdernà, dando ascolto alle lagnanze tipicamente liguri degli intervenuti ed, a volte, cercando di risolvere le inadeguatezze segnalate o a sostenere gli eventuali suggerimenti.
Il Sindaco Ballestra
gratifica
u Consule Ançian:
Stevanin Carabalona
Il Vicesindaco Barabaschi
insigna del "Tundu d'u Sdernà"
u Console Bairu: Giovanni Luciano
per i meriti acquisiti.
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T E M I
DELLO
SDERNÀ
2011
I “mungugni”
snocciolati,
a partire dall’intervento generale del Sindaco, Gaetano Antonio Scullino,
teso a rassicurare i presenti sull’evolversi della situazione municipale,
mirando ad esprimersi in un ineccepibile ventemigliusu.
Si è detto certo “de nu’ ave’ scaudau a carega”, procedendo negli
interventi “cun a certessa d’u duvé”, paventando però, di come ”dasse
tropu da fa’, u pösce purtà de girusie”, che comunque non hanno influito
sul “grande unù de esse Scendegu de ‘sta bela Ventemiglia”.
Laura ha segnalato la pericolosità della diffusa sosta selvaggia sul lato
Nordest della rotatoria di Largo Torino, specie per le auto che devono
voltare su via San Secondo, nel disinteresse totale del vigile all’uopo
impiegato. Da qualche tempo, la scaletta che porta agli uffici della
“Civitas” è inondata da una perdita liquida, non meglio identificata e
nessuno interviene. Plausi per il progetto di “isola pedonale” davanti al
Teatro, ma come può essere compatibile con la maxi “isola ecologica” del
Mercato, che deturpa il fianco Est del Comunale ? Le aiuole e i maxivasi
lungo i marciapiedi sono sovente colmi di lattine, cartacce e cicche. Chi
deve pulire ?
Ancora una volta, il Sindaco si appella al senso civico dei singoli, dei
Comitati di quartiere e del volontariato in genere, invitandoli al
convincimento generale o, quanto meno alla segnalazione. Al netturbino non
compete la pulizia dell’aiuola; mentre non trova difficoltà a raccogliere il
medesimo rifiuto se posto fuori del vaso. Così va il mondo. Col ribasso
ottenuto nel rinnovo del contratto, aggiudicato alla Dock Lanterna, il
prossimo anno si verificherà una piccola riduzione della TARSU.
Il vigile addetto allo sfoltimento della sosta selvaggia di Largo Torino non
può esimersi dall’intervenire; se non lo facesse o rimbrottasse, com’è
capitato, non accettare la provocazione, ma rilevare il numero sul
distintivo e segnalare il fatto in Comune.
La pedonale di via Aprosio renderà più vivibile quel tratto di città; mentre
la soluzione dell’ecologica per il Mercato, dovrebbe risolversi con la
chiusura dei rilasci alle sedici, quando i cassonetti troveranno rifugio nel
garage ex ENEL, che da quell’ora verrà chiuso, fino al mattino seguente.
Guido Maccario, che era accompagnato dal nipote Luca, ha segnalato la
mancata illuminazione di un lungo tratto di Corso Montecarlo, nei pressi dei
Giardini Hanbury. Risposta: Su quel tratto, la competenza di manutenzione è
stata finora della Provincia, ma ora è ripassata all’ANAS, che lascia
impiantati i lampioni anteguerra, attrezzati come “luce votiva”, magari
mancando di sostituire la lampadinetta fulminata, sovente per lunghi tratti
e lunghissimi periodi.
Nel tentativo di dare una immagine positiva, a chi entra dalla Francia, la
nostro Amministrazione ha comunque rifatto i marciapiedi di quei tratti, ha
impiantato la aiuolona “anticamper” di San Ludovico, concedendo la
possibilità di mettere in ordine la pineta lato Balzi Rossi, verso la
realizzazione del quale, il Demanio Marittimo trova ogni sorta di ostacolo
burocratico. Così come il Demanio Fluviale avrebbe agito nei confronti del
disboscamento della Foce Roia, antecedente alla sopraggiunta piena.
Gianfranco Maggioni, dopo essersi complimentato per l’attività
dell’Amministrazione, ha segnalato l’obbrobrio di “Taverna” e gli insoluti
problemi di Via Gradisca, a Nervia.
Le fosse stradali di quella strada sono dovuti a prolungata dimenticanza,
mentre la presenza dell’isola ecologica è dovuta alla necessità di togliere
i cassonetti da Via Isnardi, dove questi raccoglievano quintali di rifiuti,
lasciati al volo da automobilisti di Camporosso.
Gli “obbrobri” monitorati dall’Amministrazione sono cinque: Officina ENEL
del Cavalcavia Nervia, il Dispensario in Trento Trieste, Taverna, Villa
Franca davanti alla Fontana del Putto, e l’Albergo Lido a San Giuseppe.
L’Officina di Nervia è entrata a far parte di un progetto Arcus, della
Soprintendenza Antichità, che dovrebbe ripristinare la zona, mettendo in
luce un’altro spicchio di “Città Nervina”. “Taverna”, con “Pensione al Mare”
da vincolo alberghiero verrà ridotto a realizzo residence; ma nel frattempo
dovrebbe coprire il rudere e non lo fa. Dispensario, Villa Franca e Lido
sono in attesa di uno spiraglio nella crisi internazionale.
Altri tre immobili versano in stato di abbandono: l’Hotel Splendid di Via
Roma, l’Albergo Milano alla Stazione e l’Hotel Eden alla Mortola. Il Comune
ha concesso lo svincolo dall’alberghiero, mentre la Regione lo ha negato.
La signora D’Orsi ha chiesto notizie sui sottopassi ferroviari, specie
quello di Peglia. Risposta: mentre i sottopassi interessati da Via Tenda
potranno essere cantierati nel prossimo febbraio, per tre anni di lavori;
quello di Peglia prenderà avvio al termine di questi.
Giorgio Fusaro ha segnalato i disagi prodotti dall’isola ecologica di Via
Chiappori - Sottoconvento Est, riempite di cartoni provenienti persino da
Corso Genova; abbinati alla latitanza del netturbino e alla mancanza di
lavaggio marciapiede.
Andrea Spinosi, Assessore all’Ecologia e Frazioni ha relazionato sul nuovo
contratto Dock Lanterna, in prospettiva ai miglioramenti del caso, chiedendo
ancora un po’ di pazienza, per mettere a regime i nuovi indirizzi. Intanto,
è stato sostituito l’operatore di quel sito, date le numerose lamentele.
Se l’OVIESSE vorrà continuare a scaricare gli autoarticolati nel suo retro,
dovrà rimandarli al mittente riempiti coi voluminosi cartoni che derivano
dagli imballi; in caso contrario dovrà scaricare quei bestioni nel
parcheggio di Via Tenda, per trasferire i contenuti su veicoli di minori
dimensioni, permettendo così l’ampliamento dell’isola ecologica.
In città, la raccolta NU è ora limitata a 34 isole ecologiche, mascherate il
più possibile. Per liberarsi di oggetti ingombranti, senza intasare le
“isole” è sufficiente telefonare al “servizio prelievo GRATUITO” della Dock
Lanterna, che manderà gli operatori al ritiro concordato. Il servizio svolto
dalla moto attrezzata al prelievo delle deiezioni canine, ci costa 30.000
€uri l’anno, ma funzionare deve essere integrato dal “senso civico”, dei
sovente ineducati proprietari di cani.
La signora Lorenzi ha segnalato l’impercorribilità, per smottamento, di una
stradina assai panoramica, nel circondario dei Balzi Rossi, vincolata al
diritto di pubblico passaggio, lungo numerose proprietà private. Il Sindaco
ha indicato la soluzione del caso, con la disponibilità verso un progetto di
recupero condiviso, che prevede la fornitura dei materiali da parte del
Comune, contro l’onere dei lavori assunto dai proprietari radunati.
Zorajda ha segnalato le difficoltà di percorrenza pedonale di Via
Sottoconvento, verso Via Dante, peggiorata dalla latitanza del netturbino.