A pranzo col Sindaco

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        Nella primavera del 1964, il Consiglio della Cumpagnia, guidato dall’appena eletto Consule: Antonio Cauvin, istituì quella che divenne la tradizionale Çéna d’u Mungùgnu, offerta de bàda a tutti gli Iscritti.  Oltre all’intero Consiglio, una ventina di Soci partecipava attivamente a questa cena annuale, in convivio col Sindaco, per poi “mungugnà” sulle pecche cittadine.  In forma di cena, l’appuntamento annuale durò fino al 1971Dal 1972, cambiando l’ora istitutiva del banchetto al mezzogiorno, assunse il titolo di Sdernà d'u Mungùgnu (sdernà= pranzo). Da quell’anno si susseguirono molti Sindaci, ma nessuno mancò di partecipare allo Sdernà, dando ascolto alle lagnanze tipicamente liguri degli intervenuti ed, a volte, cercando di risolvere le inadeguatezze segnalate o a sostenere gli eventuali suggerimenti.

     SDERNÀ d’u MUNGUGNU
2011
Nel novembre 2012 lo Sdernà non ha avuto luogo
 rivista il:  08 aprile 2015
 
2008
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POUSA'  d'u  MUNGUGNU

 

2010
2009

 

FOTO D'EPOCA
1966

1988

Il Sindaco Ballestra

   gratifica

      u Consule Ançian:

      Stevanin Carabalona

Il Vicesindaco Barabaschi

 insigna del "Tundu d'u Sdernà"

 u Console Bairu: Giovanni Luciano

                    per i meriti acquisiti.

1989

1994

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2001

2007

POUSA'  d'u  MUNGUGNU

      T E M I

               DELLO

 SDERNÀ

                 2011

           I “mungugni snocciolati, a partire dall’intervento generale del Sindaco, Gaetano Antonio Scullino, teso a rassicurare i presenti sull’evolversi della situazione municipale, mirando ad esprimersi in un ineccepibile ventemigliusu.
        Si è detto certo “de nu’ ave’ scaudau a carega”, procedendo negli interventi “cun a certessa d’u duvé”, paventando però, di come ”dasse tropu da fa’, u pösce purtà de girusie”, che comunque non hanno influito sul “grande unù de esse Scendegu de ‘sta bela Ventemiglia”.
        Laura ha segnalato la pericolosità della diffusa sosta selvaggia sul lato Nordest della rotatoria di Largo Torino, specie per le auto che devono voltare su via San Secondo, nel disinteresse totale del vigile all’uopo impiegato. Da qualche tempo, la scaletta che porta agli uffici della “Civitas” è inondata da una perdita liquida, non meglio identificata e nessuno interviene. Plausi per il progetto di “isola pedonale” davanti al Teatro, ma come può essere compatibile con la maxi “isola ecologica” del Mercato, che deturpa il fianco Est del Comunale ?   Le aiuole e i maxivasi lungo i marciapiedi sono sovente colmi di lattine, cartacce e cicche. Chi deve pulire ?
        Ancora una volta, il Sindaco si appella al senso civico dei singoli, dei Comitati di quartiere e del volontariato in genere, invitandoli al convincimento generale o, quanto meno alla segnalazione. Al netturbino non compete la pulizia dell’aiuola; mentre non trova difficoltà a raccogliere il medesimo rifiuto se posto fuori del vaso. Così va il mondo. Col ribasso ottenuto nel rinnovo del contratto, aggiudicato alla Dock Lanterna, il prossimo anno si verificherà una piccola riduzione della TARSU.
        Il vigile addetto allo sfoltimento della sosta selvaggia di Largo Torino non può esimersi dall’intervenire; se non lo facesse o rimbrottasse, com’è capitato, non accettare la provocazione, ma rilevare il numero sul distintivo e segnalare il fatto in Comune.
        La pedonale di via Aprosio renderà più vivibile quel tratto di città; mentre la soluzione dell’ecologica per il Mercato, dovrebbe risolversi con la chiusura dei rilasci alle sedici, quando i cassonetti troveranno rifugio nel garage ex ENEL, che da quell’ora verrà chiuso, fino al mattino seguente.
        Guido Maccario, che era accompagnato dal nipote Luca, ha segnalato la mancata illuminazione di un lungo tratto di Corso Montecarlo, nei pressi dei Giardini Hanbury. Risposta: Su quel tratto, la competenza di manutenzione è stata finora della Provincia, ma ora è ripassata all’ANAS, che lascia impiantati i lampioni anteguerra, attrezzati come “luce votiva”, magari mancando di sostituire la lampadinetta fulminata, sovente per lunghi tratti e lunghissimi periodi.
         Nel tentativo di dare una immagine positiva, a chi entra dalla Francia, la nostro Amministrazione ha comunque rifatto i marciapiedi di quei tratti, ha impiantato la aiuolona “anticamper” di San Ludovico, concedendo la possibilità di mettere in ordine la pineta lato Balzi Rossi, verso la realizzazione del quale, il Demanio Marittimo trova ogni sorta di ostacolo burocratico. Così come il Demanio Fluviale avrebbe agito nei confronti del disboscamento della Foce Roia, antecedente alla sopraggiunta piena.
      Gianfranco Maggioni, dopo essersi complimentato per l’attività dell’Amministrazione, ha segnalato l’obbrobrio di “Taverna” e gli insoluti problemi di Via Gradisca, a Nervia.
      Le fosse stradali di quella strada sono dovuti a prolungata dimenticanza, mentre la presenza dell’isola ecologica è dovuta alla necessità di togliere i cassonetti da Via Isnardi, dove questi raccoglievano quintali di rifiuti, lasciati al volo da automobilisti di Camporosso.
       Gli “obbrobri” monitorati dall’Amministrazione sono cinque: Officina ENEL del Cavalcavia Nervia, il Dispensario in Trento Trieste, Taverna, Villa Franca davanti alla Fontana del Putto, e l’Albergo Lido a San Giuseppe.
        L’Officina di Nervia è entrata a far parte di un progetto Arcus, della Soprintendenza Antichità, che dovrebbe ripristinare la zona, mettendo in luce un’altro spicchio di “Città Nervina”. “Taverna”, con “Pensione al Mare” da vincolo alberghiero verrà ridotto a realizzo residence; ma nel frattempo dovrebbe coprire il rudere e non lo fa. Dispensario, Villa Franca e Lido sono in attesa di uno spiraglio nella crisi internazionale.
       Altri tre immobili versano in stato di abbandono: l’Hotel Splendid di Via Roma, l’Albergo Milano alla Stazione e l’Hotel Eden alla Mortola. Il Comune ha concesso lo svincolo dall’alberghiero, mentre la Regione lo ha negato.
        La signora D’Orsi ha chiesto notizie sui sottopassi ferroviari, specie quello di Peglia. Risposta: mentre i sottopassi interessati da Via Tenda potranno essere cantierati nel prossimo febbraio, per tre anni di lavori; quello di Peglia prenderà avvio al termine di questi.
        Giorgio Fusaro ha segnalato i disagi prodotti dall’isola ecologica di Via Chiappori - Sottoconvento Est, riempite di cartoni provenienti persino da Corso Genova; abbinati alla latitanza del netturbino e alla mancanza di lavaggio marciapiede.
       Andrea Spinosi, Assessore all’Ecologia e Frazioni ha relazionato sul nuovo contratto Dock Lanterna, in prospettiva ai miglioramenti del caso, chiedendo ancora un po’ di pazienza, per mettere a regime i nuovi indirizzi. Intanto, è stato sostituito l’operatore di quel sito, date le numerose lamentele.
        Se l’OVIESSE vorrà continuare a scaricare gli autoarticolati nel suo retro, dovrà rimandarli al mittente riempiti coi voluminosi cartoni che derivano dagli imballi; in caso contrario dovrà scaricare quei bestioni nel parcheggio di Via Tenda, per trasferire i contenuti su veicoli di minori dimensioni, permettendo così l’ampliamento dell’isola ecologica.
        In città, la raccolta NU è ora limitata a 34 isole ecologiche, mascherate il più possibile. Per liberarsi di oggetti ingombranti, senza intasare le “isole” è sufficiente telefonare al “servizio prelievo GRATUITO” della Dock Lanterna, che manderà gli operatori al ritiro concordato. Il servizio svolto dalla moto attrezzata al prelievo delle deiezioni canine, ci costa 30.000 €uri l’anno, ma funzionare deve essere integrato dal “senso civico”, dei sovente ineducati proprietari di cani.
      La signora Lorenzi ha segnalato l’impercorribilità, per smottamento, di una stradina assai panoramica, nel circondario dei Balzi Rossi, vincolata al diritto di pubblico passaggio, lungo numerose proprietà private. Il Sindaco ha indicato la soluzione del caso, con la disponibilità verso un progetto di recupero condiviso, che prevede la fornitura dei materiali da parte del Comune, contro l’onere dei lavori assunto dai proprietari radunati.
        Zorajda ha segnalato le difficoltà di percorrenza pedonale di Via Sottoconvento, verso Via Dante, peggiorata dalla latitanza del netturbino.