Recapito:
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via Cavour 9/a
18039 VENTIMIGLIA IM
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Per iscrizioni:
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"La Voce Intemelia"
L'UNIONE INTEMELIA è un'associazione
non lucrativa di utilità sociale, con sede attualmente in
Ventimiglia, via Mazzini 12/a., che persegue esclusivamente
finalità di solidarietà sociale nella zona territoriale definita
normalmente “Intemelia” e compresa tra i bacini del Roia, del
Nervia, e delle altre acque che sfociano in mare prima dei
confini con San Remo. Poiché la Valle del Roia percorre pure il
territorio francese e raggiunge in parte il displuvio dell’alta
Valle Argentina, anche questi territori nonché la parte del
dipartimento di Nizza, fino ai confini Ovest di Monaco, si
intendono compresi nella predetta zona territoriale. L'associazione, fino al 1991, guidata da Emilio Azaretti, è stata poi presieduta dalla professoressa Marisa De Vincenti Amalberti. Dal 2014 la presiede Graziella Colombini Cortesi.
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Anno I, n. 1, così si legge nella testata de La Voce Intemelia di
sabato 12 gennaio 1946, Direttore Emilio Azaretti, Redattore
responsabile Ennio Duce, stampa della Tipografia Bonzano. Il primo
numero "apriva", come si dice in gergo giornalistico, con una accorata
lettera all'On. Alcide De Gasperi, allora Presidente del Consiglio dei
Ministri, con la quale la città di confine, stremata dalla guerra,
lanciava un drammatico S.O.S. al governo di Roma. E quindi questo primo
numero rimane come una dolorosa testimonianza delle miserevoli
condizioni di Ventimiglia nell'immediato dopoguerra.*
Ma, se ci è concessa anche una piccola annotazione
astrologica, La Voce Intemelia nasceva sì in un momento difficile, ma
pur sempre sotto il Capricorno, il segno zodiacale della tenacia, della
perseveranza e della laboriosità. Tutte caratteristiche che avrebbero
poi contraddistinto i 50 anni di vita del giornale, che noi oggi
ricordiamo.
La tradizione dei fogli locali non era nuova a
Ventimiglia poiché, nel periodo a cavallo fra la fine dell'800 e gli
inizi del '900, vi era stata in città una notevole fioritura di gazette.
Tutte testate più o meno effimere che si chiamavano: La Pipa,
L'indipendenza, Il Progresso, Il Risveglio, Il Giornale di Ventimiglia e
L'Avvenire di Ventimiglia.
La Voce Intemelia doveva però distinguersi dai
giornali locali che l'avevano preceduta intanto per la sua longevità, ma
poi anche perché nasceva in un momento del tutto particolare sia della
storia nazionale che della vita cittadina.
Era, quello degli anni 1946-47, un periodo cruciale
caratterizzato da avvenimenti di portata storica come il Referendum
istituzionale del 2 giugno, l'Assemblea Costituente e il Trattato di
Pace di Parigi.
Per Ventimiglia, città di frontiera, ancora una
volta in prima linea, l'avvenire non si presentava roseo.
Occupata inizialmente dalle truppe del Gen.
De Gaulle, era stata oggetto delle mire annessionistiche francesi mentre
la Conferenza di Pace avrebbe riservato ulteriori mutilazioni in Valle
Roia con la perdita di Briga e Tenda.
Ed è in questo quadro generale e locale che
viene fondato il nostro giornale, pubblicato a cura dell'U.D.F.L.I.
(Unione Democratica Federalista della Liguria Intemelia), l'associazione
fondata da Azaretti e dai suoi sostenitori per la creazione della Zona
Franca.
Ed è perciò che, durante i primi anni, la storia della Voce Intemelia e
quella del movimento federalista si intrecciano e procedono di pari
passo. Dopo il 1947, con l'affievolirsi delle speranze di realizzazione
del progetto, la "Voce" continua il suo cammino come organo di
informazione e difesa degli interessi locali sempre però sotto la
bandiera del federalismo.
Troppo numerose per essere ricordate tutte, le
battaglie sostenute dal giornale durante questo mezzo secolo di vita, ma
non si possono tuttavia passare sotto silenzio almeno le più importanti.
Come quella per il ristabilimento dei rapporti di buon vicinato con la
Francia, dopo il trauma della guerra, e quelle in favore della strada e
della ferrovia di Val Roia e per la rinascita dei Giardini Hanbury, del
Teatro Comunale e della Battaglia dei Fiori.
E, sempre in tema di difesa degli interessi
locali, vanno ricordate anche le purtroppo sfortunate battaglie contro
il depauperamento delle strutture amministrative ed economiche cittadine
come il Mercato dei Fiori e gli Uffici Finanziari, soltanto per citare
due casi fra i più gravi.
Né si può passare sotto silenzio l’opera di
salvaguardia della cultura locale (storia, dialetto, tradizioni) svolta
dalla “Voce” in questi ultimi decenni, che hanno visto aumentare le
pagine del giornale e di conseguenza lo spazio dedicato alle varie
manifestazioni della vita cittadina.
Renzo Villa - 25 gennaio 1996 -
Anno LI -N° 1
Come si leggeva proprio nel primo numero del giornale, il Congresso dell'U.D.F. aveva votato unanimemente un o.d.g. nel quale «In nome dei diritti di autodecisione sanciti dalla Carta Atlantica, si riaffermava la volontà della popola-zione che fosse istituita una Zona Franca, quale unico mezzo per la solu-zione dell'annoso problema della Val Roia e quale indispensabile presup-posto per una frontiera di pace fra l'Italia e la Francia».
Nel gennaio del 1986, in occasione del 40° anniversario di fondazione, LA VOCE INTEMELIA conteneva al suo interno la riproduzione fotostatica del foglio stampato nel 1946.
Fondato da Emilio Azaretti, nel 1946, come organo d'informazione per i Soci dell'Unione Intemelia, il foglio, nel primo periodo settimanale, è diventato mensile, liberamente diffuso nelle edicole, fino al 1998, quando si è mantenuto esclusivamente quale "bollettino" dell'associazione.
Stampato a Ventimiglia fino all'ottobre 1978, è andato poi in tipografia a San Remo, fino al dicembre 1995, quando le operazioni di stampa si sono trasferite a Pinerolo, presso lo stabilimento Arti Grafiche ALZANI, che ne è l'editore.
Dalla fondazione a supportato il formato di foglio 60 x 40, fino al gennaio del 1999, quando si è ha ridotto in taglia tabloid, sviluppandosi in dieci e qualche volta dodici pagine. Dal gennaio 2015 le illustrazioni sono a colori.
Costantemente diretto da Emilio Azaretti, dal febbraio del 1991, ne ha assunta la direzione Carlo Pozzi, fino al marzo del 2003, quando a dirigerlo è subentrato Giovanni Cortesi.
Ne cura la ripartizione ai Soci il geometra Eraldo Caffara, nella sua agenzia PROVENCE TRAVEL di via Cavour 9/a in Ventimiglia.