Ancöi l'è e i sun e ure
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R     I     C     E     T     T     E

 

N  A  T  A  L  I  Z  I  E

    Il periodo di rilevanti ricorrenze, che si diparte dal Solstizio d’Inverno per tirarla almeno fino all’Epifania, Capodanno compreso, mette in movimento importanti tradizioni culinarie, ben connaturate e assai apprezzate dell’intera comunità.

    Questo particolare ricettario vuol essere un sostegno per quelle giovani spose che non avessero potuto ricevere le opportune tracce dalle antenate; affinché prendano gusto alla tradizione, in cucina.

    Alcune ricette, come quella del grano pestato e la sfoglia, giungono dal settore della transumanza; la minestrina coi frescairöi, propria della cucina povera, qui è stata nobilitata dalla predilezione che ne ha avuto il giovane Cavour, quando cenava alla Locanda del Merlo Bianco.

    I Ciciùli, detti anche Sanghenàssi, non sono propriamente natalizi, perché erano l’esito del “Sacrificio del porco”, che avveniva nei primi giorni di dicembre. Anche la Çima, tasca di carne bovina ripiena, è più che altro dedicata alle primizie primaverili, ma anche d’inverno è possibile conformare un ottimo ripieno.

    Tra i dolci, le Bügatéte sono proprie tra gli accessori per l’allestimento delle verzeggianti decorazioni natalizie, che sarebbero state il “nostro” albero di Natale.