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Categoria: INIZIATIVE
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TORRE COMUNALE

-

 

Q U A D R E R I A

 

dal 1700 al '900

 

donata dal professor Mario Ascheri  

 

 

       

        Nel Municipio cittadino, una nuova sala ospita la donazione di quarantadue antiche stampe, opere tutte aventi come tema la terra e il mare ventimigliesi dal Settecento al Novecento.

      L’iniziativa è stata possibile per la sensibilità del ventemigliusu Mario Ascheri, professore all’Università di Siena, che ha fatto donazione alla sua città delle preziose incisioni, raccolte negli anni, facenti parte della sua collezione:

                                                     Ventimiglia e la riviera :

 

"Da Genova a Nizza"

 

        Il professore ha fornito alla sala un ampio schermo luminoso al fine d'informare sulla libraria esistente nel campo delle edizioni contenenti incisioni xilografie e stampe antiche della Riviera di Ponente, con lo scopo di invogliare i giovani al collezionismo di opere eseguite da molti artisti, anche stranieri, che sono stati ispirati dai luoghi che amiamo, conservandoceli visivamente com'erano in passato. 

        Nel pomeriggio di giovedì 20 ottobre 2022, il commissario prefettizio Samuele De Lucia e il professor Ascheri hanno inaugurato la sala dedicata all’arte, posta nella Torre Comunale, parte dell’atrio municipale.

          La maggior parte della quadreria è dedicata a Ventimiglia, ma altri luoghi di tutta la regione, sino alla vicina Francia, sono presenti nelle incisioni e xilografie quasi tutte di autori inglesi, che amavano questa terra in modo speciale, cogliendone la bellezza per immetterla nei loro paesaggi.

            La sala è aperta negli orari del comune, dove è situata, a piano terra.

 

 

VENTIMIGLIA e la RIVIERA

Immagini dal Settecento al Novecento

Donazione del prof. Mario Ascheri - Segundin d’argentu 2003

 

       La raccolta di Immagini della Riviera esposte nella Torre Comunale vuole portare l’attenzione su alcune delle incisioni, xilografie e stampe di località dell’ampia area rivierasca che fa da contorno a Ventimiglia.

       Non sono tutte quelle realizzate, naturalmente, ma sono in numero sufficiente per mostrare al visitatore meno addentro alla storia della Riviera un antico interesse per quest’area.

           Dante, trovandosi in Purgatorio ai piedi di un monte con “la roccia sì erta che ‘ndarno vi sarien le gambe pronte” aveva paragonato l’ambiente così disagevole come quello tra Lerici e Turbia (Purg. III, 18-20). Lui, che sapeva benissimo dei molti, continui viaggi che per i più diversi motivi - militari, religiosi, economici - avevano luogo allora tra Italia e Francia, ricordava la viabilità impervia che caratterizzava la Liguria dal confine con la Toscana fino a quello opposto verso la Francia.

         Perciò i movimenti brevi sono stati per tanto tempo assicurati da barche leggere, mentre i più lunghi si svolgevano da Genova e Savona, Nizza e Marsiglia, con imbarcazioni più adatte che necessitavano di porti per l’approdo, compreso tra essi in certi periodi anche Ventimiglia, col suo porto fluviale ben evidenziato in alcune immagini. Ma da Roma papi, cardinali ecc., per raggiungere Avignone e Lione preferivano la nave con gli approdi buoni, altroché le polverose e insicure strade del tempo.

        Le carte geografiche antiche erano essenzialmente dei ‘portolani’ per orientare i molti navigatori per mare, che caricavano anche viandanti e pellegrini pronti a riprendere la via di terra quando più facile e protetta. Cammino di Santiago e Francigena potevano essere utilizzati con delle varianti per i motivi più diversi.

        Il Trofeo di Augusto, ben presente in questa raccolta, da La Turbia ricordava a Dante anche le difficoltà che il grande imperatore aveva incontrato nella conquista di quel territorio di cui Intemelion (Ventimiglia) era tanta parte prima della greca Nikea.

        La viabilità i Romani l’assicurarono (e ne sono ora valorizzate tracce importanti), ma qui è soprattutto il fascino del teatro di Cimiez che viene ricordato. Il teatro romano di Ventimiglia era ancora in attesa della riscoperta sotto lo strato di terra/sabbia che lo aveva nascosto ai secoli più vicini a noi.

         I viaggiatori che hanno inserito queste terre disagevoli ma bellissime nei loro percorsi ne rimasero così colpiti da inserirne disegni dettagliati nei loro rendiconti di viaggio.

         Dobbiamo ad affascinati e colti viaggiatori del nord della Francia, della Germania, ma soprattutto dell’Inghilterra se le nostre magnifiche terre da fine Settecento in poi furono oggetto di tante e pazienti ‘riprese’ da sottoporre poi all’incisore lontano. Quei libri hanno fatto tanto per risollevare l’economia e la stessa cultura locale.

        Genova non aveva avuto problemi insolubili da ricco capoluogo ad affrontare anche contesti difficili entro il divampare degli scontri bellici tra le Potenze europee. Diverso il discorso per le comunità della sua Repubblica, a volte città vere e proprie, vescovili, come Savona, Ventimiglia e Albenga, a volte solo centri portuali notevoli come Sanremo, a volte invece piccoli villaggi di pescatori: quelli che si indovinano diffusi dal famoso romanzo Il dottor Antonio di Giovanni Ruffini, scritto in inglese nel 1855 per perorare la causa italiana.

        Così si rafforzavano la simpatia e l’interesse per la Riviera, che avrebbe presto visto operativi personaggi come gli inglesi Thomas Hanbury (dal 1867) e Clarence Bicknell (dal 1887) e il francese Charles Garnier, che negli stessi anni realizzò varie opere a Bordighera, invitando artisti e intellettuali europei a raggiungerlo. La Regina Margherita vi soggiornò spesso a partire dal 1879 e si può immaginare il troit d’union tra questi alti personaggi assicurato dal parlamentare intemelio Giuseppe Biancheri, la cui incredibile permanenza - salvo brevi interruzioni - alla Camera dei deputati come presidente dal 1870 fino al 1907 esprime una sintesi delle sue grandi capacità di assicurare collegamenti e mediazioni.

         Ormai la città di Ventimiglia poteva riprendere il ruolo che le difficoltà del Settecento avevano acuito.

       Per tutta l’area circostante si apriva un periodo di incredibile prosperità rispetto al passato recente, nonostante permanesse il problema dell’ammodernamento della linea ferroviaria e della rete stradale.

 

Per bibliografia aggiornata si consiglia:

           Mete d’Autore, a cura di Daniela Gandolfi, nuova ed. 2022.

 

            Mario Ascheri ha raccolto testi rilevanti in un libro fuori commercio dedicato a Ventimiglia. Suggestioni tra passato e presente, caricato in Open Access al link:

        https://www.academia.edu/45081160/Ventimiglia tra storia e memoria feb 2021

per comunicazioni:

                                 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Disposizione opere:

        Lato sinistro entrando

01 - Genova, Panorama preso da Maria a Carignano.

          Xilografia (mm. 245x168) colorata tratta da Le 100 città d'Italia, 1895.

02 - Genuense Territorium.

           Carta (mm. 248x188) ca. 1750.

03 - Sanremo, Passeggiata dell’Imperatrice.

           Albumina ai Sali d’argento (mm. 288x249). Autore Giacomo Brogi 1885 ca.

04 - Genova, Via Assarotti.

           Gelatina ai Sali d'argento (mm. 200x249). Autore Alfred Noack, 1890 ca.

05 - Ventimiglia on the Cornice Road.

          Stampa calcografica a bulino su acciaio (230xl53m m) Incisa da A. Krausse, Henry Fenn pinxit. Tratta da: Taylor Brandard, Picturesque Europe, Londra, Kassel & C. 1840.

06 - Ventimiglia sulla Riviera Ligure.

            Xilografia acquerellata (mm. 170x95). Tratta da: "Illustrazione Popolare", 1869-70.

07 - Ventimiglia dalla spiaggia di Vallecrosia.

          Incisione su acciaio (198x138 mm.) engraved by J. H. Kernott. Tratta da: W. Brockedon, Illustrations of the Passes of the Alps, by which Italy communicates with France, Switzerland and Germany, London, Printed by thè Author, 1828.

08 - Ventimiglia, ca. 1840.

           George Barnard, Incisione (mm. 235x155) su acciaio di James Tilbitts Willmore. Tratta da: Camillo Mapei, Italy, Classical and Picturesque. Illustrated in a Series of Wiewfrom Drawing by Stanfield, R. A. Roberts, Harding, Prout,Leitch, Brockedon, Barnard & c. & c., Blackie and Son ed., Londral856.

09 - Ventimiglia, Riviera di Genova.

           Disegno dal vero di Lepoldina Zanetti-Borzino. Xilografia (mm. 165x98).

             Tratta da: L'Universo Illustrato, anno II - n° 2 del 11-10-1867.

10 - Ventimiglia, Coast of Genoa.

           James Duffield Harding, Incisione su acciaio di J. H. Kernott (143x98 mm.). Tratta da: Thomas Roscoe, The Landscape Annual - The Touristin Italy, London, Jennings & Chaplin, 1833.

11 - Bordighera, Cittadina con palme.

            Xilografia acquarellata. Tratta da: "Illustrazione popolare", 1869-70.

12 - Aus einer villa bei Bordighiera.

            Alexandre Calarne, Italien, Ein Wanderung, Stuttgart 1876 (mm. 268x190).

13 - Ventimiglia, Pittoresk Resetur fran Stockholm till Neapel, Rivière de Genes.

            Litografia acquarellata (290x190 mm.), Cari Johan Billmark, impr. Lemercier, Paris 1852.

14 - San Remo. Das Staedtchen S. Remo auf der Genuesischen Kueste und seine

       Umgebung, De Mangst 1818.

            Xilografia (190x70 mm) 1820 ca.

15 - Ventimiglia.

             Alexander Ansted, Acquafòrte (170x130 mm.). Tratta da : A. Ansted, The Riviera Etching & vignettes, Seeley and Co., Londra 1894.

16 - Dolceacqua.

             Xilografia (130x86 mm), "Illustrazione Popolare" 1869-70

17 - Città inondate: Bordighera.

             C. La Piante, xilografia (157x82 mm.)

18 - Bordighera, Route de Nice à Genes.

        Cari Johann Billmark, litografia (290x190 mm.). Tratta da: C. J. Billmark, Pittoresk resetur fran Stockholm til Neapel, Lemercier,Paris Lemercier 1852.

19 - Strada del varco di Tenda.

             Xilografia (292x195 mm). Tratta da: Paroletti in Zuccagni-Orlandini, Corografia d'Italia, Firenze 1845.

20 - La Mortola.

             Incisione in acciaio (mm. 195x140) - engraved by E. Finden. Tratta da: W. Brockedon, Illustrations of the Passes of the Alps, by which Italy communicates with France, Switzerland and Germany, London, Printed by the Author, 1828-29.

21 - Tenda.

         Incisione in acciaio (195x140 mm.). Tratta da: W. Brockedon, Illustrations of the Passes of the Alps, by which Italy communicates with France, Switzerland and Germany, London 1828- 29.

22 - Ventimiglia, Pont Saint Louis near Menton.

          Incisione in acciaio (195x140 mm.). Tratta da: W. Brockedon, Illustrations of the Passes o the Alps, by which Italy communicates with France, Switzerland and Germany, London 1828-1829; J. Kernott inc.

23 - Bruecke St Louis, auf den grosse Strasse von Genua nach Nizza ueber der Meer-Alpen.

               Ripresa (mm. 141x227) dalla precedente.

24 - Albenga, Coast of Genua.

            James Duffield Harding pinx. Brandard eng. Incisione(mm. 155x105) in acciaio. Tratta da: T. Roscoe, The Landscape annual, The turistin Italy, London.

25 - Zuccarello.

             Xilografia (mm. 198x310) in Zuccagni-Orlandini, Corografia d’Italia, Firenze 1845.

26 - Martello Tower, on the Coast of Genoa.

             Xilografia (198 x 138 mm.) engraved by F. Finden. Tratta da: W. Brockedon, Illustrations of the Passes of the Alps, by which Italy communicates with France, Switzerland and Germany, London, Printed by thè Author, 1828-29.

27 - A Ventimiglia. Villa Hanbury.

             Xilografia (mm. 260x190).

28 - Veduta del villaggio della Turbia e delle rovine del Trofeo di Augusto.

             Giarré incisore. Xilografia (mm. 345x255).

29 - Cimiez.

             Albanis de Beaumont, London 1795. Incisione (mm. 310x205) litografata. Tratto da Nice et ses environs 1795.

 

           Sulla parete a destra, dal fondo:

30 - Tempio di Cimella.

             Xilografia (mm. 310x210), tratta da raccolta (lib. 4, tav. 5)

31 - Anfiteatro di Cimella.

            Xilografia (mm. 310x210), tratta da raccolta (lib. 4, tav. 2).

32 - Trofeo di Augusto.

            Xilografia (mm. 220x300), tratta da raccolta (lib. 4, tav. 5).

33 - Nice, coast o f Genoa.

           James Duffield Harding pinx. Jevons eng. incisione in acciaio (mm.150x110). Tratta da T. Roscoe, The Landscape annual, The turist in Italy, London 1833.

34 - Mentone.

             Xilografia (mm. 180-135).

35 - Nizza, panorama.

             Stampa (mm. 350x235), in "Emporio pittoresco", 1865.

36 - Ruins o the Trophea Augusti.

             Xilografia (mm. 195x136), Brockedon 1828.

37 - Pièmont, Nice.

             Devere (del) Savage Sculp Xilografia (mm. 185x115)

38 - Nice.

        William Leitch (draw.) J. T. Willmore (eng.). Acciaio (mm. 227x153). Tratto da Camillo Mapei, Italy, Classical and Picturesque. Illustrated.....Londra 1865.

39 - Nizza porto, Nice vue prise de la Terrazza.

            Grundmann del., Lhuittier ine. Xilografia (mm. 148x101).

40 - Monaco.

       Inc. Cornelius Apostool. Acquatinta (300x200 mm.). Tratta da: Jean Francois Albanis de Beaumont, Travel through thè Marittime Alps - London, T. Bensley, 1795.

41 - Nizza porto.

            Stampa (mm. 150x102), in "Italie pittoresque", Paris 1836.

 

            Uscendo sulla colonna a sinistra:

42 - Monaco, Capo di Santo Spirito e Nizza di Provenza.

            Carta (mm. 245x145), Coronelli 1707.

  

Si ringraziano per la collaborazione alle varie fasi dell’allestimento:

                            Giorgio Caudano  -  Antonella Didonè,  -  Roberto Squarciafichi