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A BARMA d’U FURNU

 

       Nella progettazione del Porto turistico “Cala del Forte” si è tenuto conto della salvaguardia della Pria Margunaira, il caratteristico scoglio della spiaggia ventimigliese, che però ora si trova spiaggiato, attorniato da una consistente spiaggia balneare. Dall’altro lato del porto, dopo il molo di ponente, che è appoggiato alla Punta della Rocca, si è salvaguardata l’apertura della Barma d’u Furnu, una seducente grotta a filo d’acqua che si inoltra per cinquanta metri all’interno della Punta sovrastata dalla Ridotta dell’Annunziata.

       Questa grotta è stata salvata integralmente e ancora oggi può essere visitata, avendo la cautela di informarsi almeno sul probabile arrivo d’una traversia di ponente, o d'una mareggiata di "rebòssu", che renderebbero pericolosa la visita a causa della ristrettezza dell’attuale tratto di mare antistante, a motivo proprio della presenza del molo di ponente.

           Emilio Azaretti descrive così questa grotta, nel suo lavoro sulle “ciàse e i scögli” della spiaggia ventimigliese: “Intra ‘ste due punte se dröve a fi’ d’aiga ina barma ch’a se ciama u Furnu, longa forsci ina çincantena de metri; pe’ intrà inte l’ürtimu tocu, ch’u l’àva fina ina pecina ciasa, besögna però ciumbà, essendu u passagiu tütu sut’aiga”.

           Ancora negli Anni Settanta, la grotta era raggiungibile con un cunicolo quasi verticale che aveva come adito una botola ben mimetizzata all’interno della Ridotta. Restaurando il fortilizio hanno previsto l’eliminazione del cunicolo per ovvie ragioni di sicurezza. Invece l’accesso al cunicolo che conduceva in salita verso il forte San Paolo è stato sbarrato da un crollo avvenuto sotto il bitume di Corso Verdi, durante la posa della “fibra ottica”. Si tratta di quell'innovazione tecnologica che dovrebbe raggiungere il confine con la Francia, per sveltire i collegamenti telefonici. Entrambe le gallerie, convenientemente mantenute potrebbero costituire un’attrazione turistico-specialistica, oggi molto apprezzata.

                                                                                              L.M.