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Dieci anni di gloria

                                                                                                              di B.V.

      Siamo verso la fine degli anni sessanta con la contestazione giovanile in pieno fervore, il consumismo inizia l'insaziabile scalata e tra le tante novità economico-sociali esplode l'hobby della fotografia grazie alla diffusione delle reflex TTL, veri gioielli di tecnologia con gli obiettivi intercambiabili e accessori per tutti i gusti ed esigenze; macchine fotografiche nate per professionisti.

       I neo-fotoamatori non si fermano solo allo scatto, ma si attrezzano con una propria camera oscura, in casa, in cantina ovunque abbiano uno spazio con l'acqua: scatto, sviluppo, stampa e poi pubblicizzazione.

    Le stampe, nel mondo fotografico amatoriale vengono chiamate "opere", i più bravi partecipano ai numerosi concorsi fotografici; dapprima domina il "bianco-nero" poi si estende al colore sia come stampa che con le diapositive.

        Dopo questa breve disamina storica sul mondo della fotografia moderna, diventata moda, parliamo di noi.

      Nel contesto cittadino si incontrano cinque neo-patiti che decidono di unirsi per confrontarsi, ma soprattutto realizzare una camera oscura. Grazie alla generosità di uno dei cinque, Carlo Notari, che mette a disposizione un ampio sotto tetto di un fabbricato di via Roma, per merito della straordinaria manualità di Luigino Maccario, del geometra Livio Superina, dell’elettricista Gianni Zantedeschi e a Bernardino Veneziano viene allestita una camera oscura altamente funzionale dalla quale usciranno importanti opere di successo, premiate anche a livello nazionale.

      In questa crescente euforia per la fotografia, Roberto Coggiola, fotografo professionista affermato, idea e organizza la "la Caccia al tesoro fotografica" a gruppi con notevole successo di partecipazione.

 

 

       Un altro evento aggregante nel mondo fotografico sarà l'idea di Guido Taroni, personaggio sempre propositivo per iniziative ludiche, di concedere nel suo locale I'Aleph Club di Marina San Giuseppe uno spazio dove esporre la produzione dei tanti foto amatori: iniziativa apprezzata e subito di grande successo; i vari autori espongono numerose "opere" ed una volta al mese si incontrano per eleggere la "Foto del mese". A questi incontri intervengono gli amici: Soci del Foto Club di Sanremo, guidati da Alfredo Moreschi, i quali "pontificano un po' troppo "o meglio"..,se la tirano!.. ".., quindi in seguito non saranno più invitati. In tutto questo nuovo fervore entra in scena Giancarlo Littardi, titolare di un negozio di foto-dischi in Via Chiappori, il quale propone a Luigino Maccario di creare un foto-club: l'idea diffusa e pubblicizzata ottiene subito un forte consenso con l'adesione di oltre venti fotoamatori cittadini, con questi numeri viene fondato il "Foto Gruppo Ventimiglia": siamo agli inizi del 1970.

        I Soci del neonato FGV si riuniranno per alcuni anni nella sala del ristorante "Rendez Vous" in corso Genova per dissertare su tutta l'attività da sviluppare; viene eletto un consiglio direttivo che vede come primo presidente Fiorenzo Squarciafichi, il quale metterà generosamente a disposizione uno spazio del suo studio dove realizzare il "Notiziario del FGV" per essere inviato mensilmente per posta a tutti i Soci, idea di elevata importanza in quanto permetterà una consistente aggregazione e la crescita della società.

       Indubbio che il FGV sia nato sotto una stella fortunata: il caso vuole che in vacanza a Bordighera ci sia il segretario della Federazione Italiana Associazioni fotografiche, FIAF, Michele Ghigo che, invitato ad una riunione, partecipa con vivo piacere, prodigo di consigli e suggerimenti altamente propositivi.

        La conoscenza e la "raccomandazione" dell'alto Dirigente federale permetterà al dinamico Direttivo del Fotogruppo, che nel frattempo si iscrive alla Federazione, di avere in prestito opere vincitrici di concorsi nazionali sia in bianco-nero sia a colori per poter poi esporre al pubblico.

        Verranno organizzate in tempi successivi due esposizioni nei locali dell'AAST della Città, all'epoca ubicata all'angolo di via Roma e via Mazzini, evento assoluta novità con un pubblico visitatore numeroso; in particolare il 31 gennaio 1971 quando viene inaugurata la "Mostra nazionale del foto-colore" con l'esposizione di opere di ventiquattro Autori nazionali di alta notorietà ; l'evento è immortalato da Danilo Mariani. Nel febbraio del 1973 verrà allestito il "1° Concorso nazionale di Fotografia" per opere in bianco nero a tema libero. Subito un successo: una giuria di alto livello, n.196 autori partecipanti con 886 opere presentate; saranno ammessi all'esposizione 49 autori con 70 opere: selezione severa; il vincitore con le migliori foto in senso assoluto è Luigi Spina della Subalpina di Torino.

Mostra fotografica nei locali dell'AAST, in via Roma 

        La mostra sarà poi trasferita a Bordighera al Palazzo del Parco, ma è da riportare per la cronaca uno spiacevole episodio accaduto: dopo l'installazione e inaugurazione un noto personaggio bordigotto dell'epoca pretendeva di essere "pagato" per l'uso dei pannelli, in quanto di sua proprietà e non dell'Azienda di Soggiorno. Gli organizzatori del Fotogruppo, sconcertati, decisero di smontare e andare subito via con la successiva rimostranza di molti visitatori, anche venuti da fuori, che trovarono le sale vuote!

         Negli anni successivi, sostenuto sempre da un forte entusiasmo partecipativo dei Soci, il FGV organizza numerose mostre di Autori di fama e celebrità nazionale come Luigi Spina, Luigi Scrimaglio di Imperia e Giuseppe Vagge di Genova.

        Furono anche promosse due serate nel salone del Dopolavoro Ferroviario con la proiezione di diapositive con la presenza degli Autori, anche in queste occasioni notevole è l'affluenza di spettatori, particolarmente quella del maestro Luigi Spina, diventato nostro affezionato amico, molto loquace di spiegazioni tecniche. Due fattivi Soci collaborarono per alcuni anni con la Pro Loco di Apricale per promuovere ed allestire mostre-concorso sul tema della civiltà contadina.

 

 

        Arriviamo al 31 ottobre del 1980 con l'organizzazione del Concorso nazionale per Diapositive a tema libero, articolato in quattro sezioni: paesaggio, sport, ritratto e figura, soggetti vari, per celebrare il decennale della fondazione.

       Un passo indietro è d'obbligo, negli ultimi anni molti Soci fondatori hanno smesso l'hobby della foto come Fiorenzo Squarciafichi, Luigino Maccario, Giancarlo Pettorossi, Gianni Bosio e il quintetto di via Roma si è sciolto, ma si registra in ingresso dell'astro nascente Roberto Squarciafichi, autore di una copiosa produzione di opere a colori e soprattutto in diapositiva, il quale otterrà in brevi tempi, segnalazioni e ammissioni in concorsi nazionali ed esteri, che lo portano ad acquisire l'onorificenza A. FIAP (Artiste de la Fèdèration Internationale de I'Art Photografique) ed anche l'Award of Merit - One Star Exhibitor della Photografich Society of America, tanto da essere poi richiesto come giurato nei concorsi, anche internazionali ed invitato per allestire mostre personali.

         Anche il concorso nazionale di diapositive è un capolavoro organizzativo: lo storico cittadino Pippo Guglielmi concederà gratuitamente l'uso della platea del Cinema Europa per la proiezione e premiazione, premi di elevato valore come il trofeo al vincitore adornato dello stemma della Città in oro oltre a tre giorni di soggiorno per due persone, le prestigiose coppe in argento donate dal Presidente e Giunta della Regione Liguria.

 

 

       La giuria era composta da quattro maestri nazionali: Michele Ghigo, diventato presidente FIAF, Giuseppe Balla, Piero Capponi rappresentante della 3M Italia spa (già Ferrania), Renzo De Maestri e dal nostro Roberto all'epoca delegato regionale.

       La proiezione sarà accompagnata da una stupenda ed emozionante colonna sonora realizzata da Gigi Salvadori, noto personaggio di Radio Montecarlo. Alcuni dati statistici: n.182 autori con 724 opere per 81 ammessi alla proiezione con 140 dia; da rimarcare il sostegno economico di 43 soggetti.

         Anche in questa occasione il FGV trasferisce la mostra a Bordighera, sempre al Palazzo del Parco, accompagnata da successo di pubblico con tanti gratificanti applausi.

        Purtroppo, per la verità storica, fu l'ultima manifestazione del Foto Gruppo Ventimiglia; le molte motivazioni possono essere individuate principalmente nella mancanza di un locale dove incontrarsi, le defezioni dei Soci per tanti motivi, familiari e impegni professionali, il cessato l'entusiasmo iniziale, la mancanza di confronto con altri gruppi vicini anche loro cessati.

      Però lo storico Foto Gruppo Ventimiglia "in teoria" non è mai stato sciolto. Per anni il sempre più affermato Roberto Squarciafichi ha rinnovato la quota di iscrizione alla Federazione delle Associazioni per poter partecipare ai concorsi nazionali ottenendo eccellenti risultati di critica.