Ancöi l'è e i sun e ure
Stella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattivaStella inattiva
 

 

AZIENDA di SOGGIORNO e TURISMO - 1955

IL PROGETTO DELLA STRADA PER IL CONFINE

DI PONTE SAN LUDOVICO

 

        Nel 1951, sin dal suo insediamento alla presidenza della neonata Azienda Autonoma di Soggiorno e Turismo, il dott. Angelo Squarciafichi con l’accordo del Consiglio, rivolse all’ANAS la richiesta di programmare il raddoppio dell’Aurelia da Latte alla frontiera, per far fronte ad un traffico ormai non più sopportabile; raccomandando che la progettazione del nuovo tronco stradale tenesse conto della imprescindibile necessità di salvaguardare l’irripetibile paesaggio di quegli otto kilometri, sito unico per bellezza di Riviera e Costa Azzurra.

      Avendo l’ANAS presentato un primo progetto alla Soprintendenza ai Monumenti e Belle Arti, per stare nelle spese, avrebbe sacrificato molte delle bellezze naturali di quel tratto di costa, erigendo enormi muraglioni e terrapieni lungo tutto il tracciato, allo scopo di evitare i costosi trafori suggeriti. Però, l’Azienda di Soggiorno in quell’occasione si eresse a molto vigile e qualificata interlocutrice, che con decisa opposizione riuscì a fermare quel progetto, scomodando la Soprintendenza di Genova, la Prefettura, la Provincia e l’Ente provinciale per il turismo di Imperia. Si evitò così di costruire una strada con una careggiata larga solo 12 m., che avrebbe distrutto e coperto con un enorme viadotto il passaggio obbligato fra il costone dei Balzi Rossi ed il mare, la zona panoramica dei Balzi Rossi ed in particolare la “spiaggia degli smeraldi”, che oggi per il suo carattere appartato e naturale è una delle più rinomate di tutta la riviera.

         Avrebbe alterato con enormi muraglioni di sostegno e controripa tutto l’aspetto primitivo e naturale di Punta Garavano. Avrebbe attraversato tutta la parte bassa dei Giardini Hanbury con l’innalzamento di un muraglione alto 15 metri, soffocando il pittoresco Capo. Avrebbe soppresso ogni lembo di terreno fra la linea ferroviaria e la strada di Ponte San Luigi, fino a Latte, rovinando le culture floreali della piana antistante. Il progetto ebbe inizio nel 1955 e si concluse nel 1964, con l’inaugurazione da Latte a Ponte San Ludovico, previa presenza di quattro gallerie, più che opportune.

                                                                               Elio Gastaldo

                                                                                                            LA VOCE INTEMELIA anno LXXI n. 1 - gennaio 2017

============================================

PONTE SAN LUDOVICO

Frontiera bordo mare, dogana francese e aiuola "Il Terzo Paradiso" di Michelangelo Pistoletto

 

 

 

CONFINE a PONTE SAN LUIGI