Ancöi l'è

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Il cantiere nel 2017

 

CICLOVIA  PELAGOS

e

 

OASI FAUNISTICA

 

 Il Lagassu alla foce della Nervia

 

       Il Lagassu che caratterizza la foce, ovvero a Buca d’a Nervia, sul confine tra i Comuni di Ventimiglia e Camporosso, crea una Zona Umida che ospita una Oasi faunistica frequentata da numerose specie di volatili migratori, durante l’intero corso dell’anno. Il luogo ha necessità di mantenere una equilibrata conservazione delle naturali caratteristiche per la migrazione, pur concedendo l’attraversamento ad altre attività di convivenza.

     In quei pressi, la presenza di un ampio terreno di servizio, dismesso dalle ferrovie, a concesso una accettabile convivenza tra l’oasi e lo snodo di diverse ciclovie, persino arricchendo l’ambiente. La costruzione di una elegante passerella concede il transito pedonale e ciclistico, fungendo anche da postazione per l’osservazione dell’attività naturalistica degli ospiti dell’oasi.

      La più attempata delle ciclovie si dipana lungo la Val Nervia andando a raggiungere il centro medievale di Dolceacqua, transitando per Camporosso. Un’altra segue il bordo del mare lungo Camporosso Mare e Vallecrosia per portare i ciclisti sino a Capo Ampelio, nell’attesa che venga costruita la ciclabile fino a Ospedaletti. Il troncone meno sviluppato è quello che percorrerà l’intero lungomare ventimigliese per poi raggiungere un giorno la Francia.

        Attorno ai capannoni ferroviari che hanno ospitato le rimesse, le officine e i servizi per le locomotive italiane, il terreno che era stato un premiato giardino all’italiana, oggi in profondo degrado, si è trasformato in un parco urbano attrezzato intitolato “Pelagos” in onore dell’area mediterranea, santuario dei cetacei, che si sviluppa proprio di fronte alle nostre spiagge.

        Sul luogo, verrà recuperata anche la torre piezometrica esistente, che fungerà come luogo elevato di avvistamento dell’oasi. Intanto sono stati conservati i binari ed la buca che ospitava la piattaforma girevole a servizio dei locomotori italiani, in servizio fino agli Anni Quaranta.

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       Il Santuario Pelagos, è un'area di protezione di quasi 87.500 km2 istituita nel 1999 da Italia, Francia e Principato di Monaco per tutelare le balene e i delfini del Mediterraneo. Le sue acque sono infatti popolate da alcune decine di migliaia di cetacei, appartenenti a otto diverse specie e presenti nell’area tutto l'anno. Uno straordinario patrimonio naturale e culturale, unico nel suo genere, che sono in pochissimi a conoscere e che merita di essere valorizzato e tutelato.

  

La situazione nel 2012

 

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IL PARCO URBANO

 

 

 

 

 

PASSERELLA nell'OASI

 

 

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L’ERIXÈTA  D’U  NERVIA

 

        Nel febbraio del 2022, l’Oasi faunistica del Nervia è stata ampliata con la piantumazione di oltre settanta alberi, posti alla memoria dei ventimigliesi vittime del Covid19.

       Nella zona limitrofa alla ciclabile Pelagos è stato così realizzato un ampio bosco di lecci allo scopo di estendere e riqualificare l’area verde protetta, creando un’ampia zona cuscinetto tra la ciclopedonale e l’oasi, allo scopo di mitigare i contatti, ma anche per chiudere eventuali accessi a invasioni incontrollate che possano creare danno all’avifauna, specie a quella in transito nelle migrazioni.

         Infatti, già dal 1984, la nostra oasi aveva avuto il riconoscimento quale luogo di sosta per molte specie di uccelli migratori; situazione che, nel 1990, ha portato alla costruzione dell’Oasi, determinando l’accordo con il WWF, siglato nel 1998.

           Nell’allargamento della zona verde è stato scelto il leccio, che è senza dubbio uno degli alberi sempreverdi più rappresentativo del bacino del Mediterraneo, visto che è a queste latitudini che trova il suo clima ideale. Il leccio è un albero latifoglie sempreverde, con fusto raramente dritto, singolo o diviso alla base, di altezza fino a 20-24 metri. Può assumere aspetto di cespuglio qualora cresca in ambienti rupestri. Cresce molto lentamente, ma è molto longevo, potendo diventare plurisecolare.

Il suo nome scientifico è Quercus ilex, ma noi lo abbiamo conosciuto col nome di erxu, per cui il bosco piantumato a cuscinetto dalla ciclabile sarà per sempre la “Erixéta d’a Nervia”.

                                                                                                                                       L.M.

Erxu = Leccio                                                                                      Erixeta = Lecceta secolare                                                  

 

 

  

 

OASI FAUNISTICA nel 2012

 

PELAGOS dal DRONE

 

CICLOVIA PELAGOS

 

 PASSERELLA sulla NERVIA

 

PELAGOS

Sito ufficiale

 

CICLOVIA TIRRENICA