Il PREMIO DE MARTINI consegnato a EMILIO AZARETTI,
un ligure che viene da lontano
Suggestiva cerimonia, quella di sabato 4 aprile, svoltasi a Genova nella Loggia degli Abati del Popolo, sede de “A COMPAGNA”, nel corso della quale il Prof. Giovanni Persico, Presidente della Regione Liguria, ha consegnato ad Emilio Azaretti “straordinajo sostegnitò da cultùa da sò çittae”, il Premio “De Martini 1981” che viene assegnato annualmente a chi si sia particolarmente distinto nella difesa del patrimonio linguistico e folcloristico dell’area dialettale ligure.
E, in una atmosfera di autentica liguritudine, prima della consegna al premiato dell’artistica medaglia e della pergamena, hanno preso la parola il Dott. Enrico Carbone, Presidente de “A Compagna”, per sottolineare i meriti di Azaretti, dialettologo e “uomo di frontiera”, e il Prof. Persico, un socio di eccezione de “A Compagna”, che tiene ad essere considerato, oltre che il Presidente dell’entità amministrativa ligure, il rappresentante di una realtà umana e linguistica.
Parole di elogio per l’opera de “A Compagna” sono state espresse dal Dr. Edoardo Guglielmi, Assessore al Turismo e al Tempo Libero, intervenuto alla cerimonia in rappresentanza del sindaco di Genova Fulvio Cerofolini.
Un caloroso applauso del pubblico - fra cui spiccava una nutrita delegazione di ventimigliesi e delle Associazioni liguri - ha accolto la lettura della motivazione, proclamata in genovese dal poeta Sandro Patrone.
Poi la parola è passata al Dott. Azaretti al quale è piaciuto ricordare, nella conversazione “A quei tempi!”, le esperienze politico-associative della “Cumpagnia d’i Ventemigliusi” e de! “Teatru Ventemigliusu” ai primordi delle attività, iniziate, come è noto, sul finire degli Anni Venti.
Da oltre cinquant’anni, infatti, Emilio Azaretti svolge la sua infaticabile opera in difesa del dialetto attraverso la commedia, la prosa, la poesia e la ricerca scientifica. Ma Azaretti non è stato soltanto uno studioso. Anche se ha passato gran parte della vita fra le pareti della sua biblioteca, non si è mai estraniato dai problemi della sua città e della zona intemelia.
La forte carica di impegno civile lo ha sempre portato a battersi, in tutte le sedi, per il progresso di Ventimiglia, nel quadro dell’amichevole e fraterno rapporto italo-francese e nella visione della più ampia prospettiva comunitaria europea.
Come egli ha tenuto a rilevare, nel corso della cerimonia per il Premio “De Martini”, la fondazione dell’Unione Democratica Federalista Intemelia e de “La Voce Intemelia” furono i due momenti salienti della sua lunga militanza politico-amministrativa in favore della nostra zona. Momenti che lo videro a contatto con Alcide De Gasperi e con Giuseppe Saragat, allora ambasciatore a Parigi.
In chiusura della sua conversazione, Azaretti ha voluto ricordare le vicende della contrastata fondazione de “La Voce Intemelia” alla cui nascita, nel 1946, non furono del tutto estranee alcune bottiglie di ottimo Rossese, invecchiate durante gli anni bui della guerra e servite nel corso di un pranzo al ristorante “Valfré”. Fu appunto a un tavolo di questo ritrovo gastronomico, al temine di una animata “colazione di lavoro”, che il riluttante colonnello inglese, nella sua qualità di Commissario del Governo Militare Alleato, accondiscese ad apporre la sua firma in calce al foglio che autorizzava la pubblicazione de “La Voce Intemelia”, il giornale locale, diretto dallo stesso Azaretti: che si stampa da trentacinque anni.
Al termine della cerimonia, la delegazione ventimigliese - composta da membri della “Cumpagnia d’i Ventemigliusi” e dell’”Unione Intemelia” - si è ritrovata, ospite del Dottor Azaretti e dei suoi famigliari, in un noto ristorante genovese per una simpatica riunione conviviale, in onore del festeggiato, che ha degnamente concluso la giornata del “De Martini 1981”.
R.V.
LA VOCE INTEMELIA anno XXXV n. 4 - aprile 1981
A EMILIO AZARETTI STRAORDINAIO SOSTEGNITÔ DA CULTÙA DA SÒ ÇITTÆ,
ZENA, DA-A LÖGIA DI ABBOUEI DO POPOLO, 4 ARVÎ 1981 |
PREMIO Luigi DE MARTINI - A COMPAGNA Genova