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   MARISA DE VINCENTI è nata a Ventimiglia, ove ancora attualmente risiede. Laureata in Lingue e Letterature Straniere è cultrice di storia e tradizioni locali. È presidente dell'Unione Intemelia, l'Associazione promotrice del mensile "La Voce Intemelia", di cui è anche direttore redazionale. Socio fondatore del Sestiere Burgu, è stata per anni responsabile delle ricerche storiche e delle rappresentazioni medievali di detto Sestiere. È socio fondatore dell'Università della Terza Età Intemelia, presso cui ha insegnato per ventisei anni e di cui è stata vice presidente. In memoria del marito Giacomo Amalberti ha istituito il Premio di Poesia Dialettale Intemelia "U Giacuré" , giunto quest'anno alla 25a edizione. Ha collaborato in "équipe" alla trascrizione del Catasto di Ventimiglia del 1545 e di un estratto del catasto di Dolceacqua del XV secolo. Quale risultato delle sue ricerche storiche presso l'Archivio di Stato di Ventimiglia, grazie alla Cumpagnia d'i Ventemigliusi, del cui direttivo fa parte, sono stati pubblicati: "Ventimiglia e il Terremoto del 1887 - Una pagina di cronaca locale" (Alzani 1988), "Ventimiglia Capoluogo del Distretto del Roia 1797-1798" (Alzani 1995) e "Ventimiglia al tempo della Grande Guerra ...e oltre" (Alzani 2009).

                                                      Novembre 2012

 

PRESENTAZIONE

 

   Descrivere Ventimiglia com’era (e com’è), attraverso immagini, cartoline d’epoca e fotografie, può essere, non solo interessante, ma anche piacevole. Forse, è ciò che hanno pensato gli autori di "Ventimiglia al tempo della Belle Epoque", Alzani Editore, Pinerolo 1981, una gradevolissima pubblicazione che tante volte ho sfogliato, letto e sempre molto apprezzato.

     Questo mio lavoro, naturalmente, non vuole esserne un duplicato, anzi, ho cercato, per quanto possibile, di trovare cartoline o immagini diverse, talvolta inedite, e, quando non ci sono riuscita, di aggiungere alla loro descrizione, notizie curiose e poco conosciute.

      Spero in questo modo di aver fatto cosa gradita anche per gli amici ed a quanti vorranno sfogliare questa mia ricerca. Da parte mia, lo confesso, mi sono anche divertita; è stato un piacere farla e assemblarla alle immagini.

                                                               Marisa De Vincenti Amalberti

 

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Si dà un nome alle nuove vie del Sestiere Sant’Agostino

 

1898 - A dieci anni dall’approvazione del Piano Regolatore, Ventimiglia è ormai attraversata da tutta una rete di nuove vie che, come era intenzione dell’allora Civico Ingegnere Zanolli, ne delimitano le zone pubbliche e le aree edificabili; vie, definita “traverse”, in quanto attraversavano ed univano, in senso verticale le due principali strade: la lunga via Aprosio e la via Roma.

     Ora, alla vigilia del nuovo secolo, sembra finalmente giunto il momento di stabilire definitivamente il loro nome e, solerti, si accingono a questo compito gli Amministratori Cittadini che, riuniti in Consiglio, il 30 novembre 1898, discutono la pratica all’ordine del giorno: “Denominazione delle nuove vie nel Sestiere Sant’Agostino”. Infatti, come espone il Presidente, “Coll’esecuzione d’una parte del Piano Regolatore ed ampliamento della Città, diverse vie furono aperte al pubblico transito nel Sestiere Sant’Agostino, le quali, come risulta dal Piano stesso, per poterle distinguere l’una dall’altra, erano classificate coi nomi di Via Angelo, Giovanni, Giacomo.” Ed ora “sembra conveniente per non dire necessario” che questi nomi siano sostituiti da “altre denominazioni che ricordino al pubblico nomi di persone illustri e date di fausti avvenimenti.” Si propone dunque e si vota all’unanimità che “alla attuale Via Angelo sia applicato il nome di Via dello Statuto (oggi via Martiri), così i forestieri qui convenendo, potranno constatare de visu che in questo estremo lembo della Ligure Contrada è riverente il culto delle patrie istituzioni”.

     E, che, come proposto dal Consigliere GioBatta Muratore, “la Via Giovanni venga intitolata d’ora innanzi Via Ruffini” e sia comunicata “al Sindaco di Taggia la emessa deliberazione in riverenza al nome della illustre persona ed in omaggio del vivissimo affetto che per la stessa nutre la Cittadinanza Ventimigliese”.

     “Per l’attuale Via Giacomo”, viene accolta all’unanimità di voti il suggerimento del Consigliere Federico Notari, che “ricorda al Consiglio un’altra illustrazione della Liguria, cioè Giuseppe Mazzini” e la proposta “che con detto nome sia intitolata la via suindicata”.

     Era allora Sindaco il Cavaliere Ufficiale Francesco Lorenzi.

 

Note: La prima Via Traversa , poi Via Biancheri, era stata aperta nel 1857; la seconda Via Traversa era la Via Giovanni e la terza, la Via Giacomo, entrambe aperte nel 1895. L’attuale via Trossarelli, allora Via Argine, era stata appaltata nel 1869 e la Passeggiata Oberdan, col nome di Passeggio al Mare, nel 1894. La prima passerella era stata costruita nel 1893.