Ancöi l'è
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      Con questo titolo, il mensile, fondato nel 1946 dal dottor Emilio Azaretti, ha formalmente pubblicate le osservazioni sulla situazione poco conforme di luoghi o aspetti cittadini; fino all’anno 2015. Da quell’anno, il massiccio propagarsi dei “Social network” sul WEB, ha indicato una nuova strada, più diretta, a quelli che erano stati i più che indispensabili volonterosi informatori per redazione de LA VOCE INTEMELIA.

   Tecnicamente, al mensile occorrono almeno venti giorni tra l’invio dell’informazione in redazione e l’uscita del foglio; mentre per i network la pubblicazione è immediata e individuale; potendo godere delle immediate condivisioni sul “Libru d’i murri”. Non tutti i cittadini, però, sono frequentatori di network: quindi rischierebbero di mungugnare attraverso un’occhiata che l’etere ha già reso obsoleta. Crediamo siano molti i lettori della VOCE che non amano cimentarsi coi social e per loro vorremmo fare in modo di allargare la base d’informazione sulle situazioni poco conformi presente sul territorio della nostra città.

         Su questa pagina, verranno riportate le OCCHIATE d’ora in poi pubblicate; con la riserva di rimuoverle non appena qualcuno di dovere provvederà a risolvere la situazione. Intanto sveliamo come alcune delle segnalazioni di lungo corso siano ancora attive dopo parecchi anni.

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UN'OCCHIATA ALLE OCCHIATE IN GIRO

      Tra le Occhiate in giro rubrica del mensile "La Voce intemelia" del 24-6-2009 si legge, sono almeno cinque anni che viene chiesto invano il collegamento del bus urbano con la zona sportiva di Peglia sulla linea esistente Roverino-Ventimiglia Alta; la zona Peglia comprende anche il canile, l’ autocarrozzeria Cicerone per il recupero delle auto portate via con il carro attrezzi oltre agli impianti del Dopolavoro FS; l’arrivo della navetta consenti­rebbe una vera "urbanizzazione" della zona e dei suoi abitanti. Le società sportive operanti in loco, in primis il calcio, potrebbero fornire un buon numero di biglietti alle nuove leve, abituando i giovani all'utilizzo del trasporto pubblico...

      Nel numero datato 24-9-2012... continuano le proteste per il “rumore” troppo forte ed invadente dei clacson e delle vane sirene (ambulanze, protezione civile, vigili del fuoco, ecc.). Un autentico inquinamento acustico più evidente nel periodo estivo! Si può proporre un programma di sostituzione dei sistemi di suoneria con rumori più leggeri seppure altrettanto efficaci (come già in funzione nella vicina Francia); anziché offrire nuove ambulanze e altri mezzi di soccorso, i meritevoli “sponsor” potrebbero finanziare per un anno o due la sostituzione delle Varie “sirene”. Giriamo il rilievo alle Autorità competenti.

       In data 26-4-2008, si legge: si fa sempre più cronica la carenza di gabinetti pubblici in centro e in periferia; una soluzione al problema potrebbe venire dalla installazione di strutture mobili. Già sperimentate in occasione di grandi eventi (es. Battaglia dei fiori, maratone ecc.); e subito sotto nella stessa rubrica “Occhiate in giro”... un po’ alla volta sta per vedere la luce. La Convenzione fra la ASL imperiese e la Direzione delle Terme di Pigna, bellissimo centro termale, con acqua solforosa, unica struttura nella nostra Regione... (n.d.r.) Dopo alcuni anni di funzionamento a pieno ritmo, il complesso termale comprendente: Hotel a quattro stelle con 86 camere, maxi centro benessere. Boutique, sale riunioni e congresso, chiuso per deficit, torna all’asta con un valore di 4.9 milioni di Euro. Sotto a chi tocca e speriamo bene per la salute e l'economia dell'intera zona.

                                                                                                                                           E.R.

                                                                                                             LA VOCE INTEMELIA anno LXXIV n. 3  - marzo 2020

 

 

ILLUMINAZIONE CIVICA

Qualche decina di anni orsono, il tratto più stretto di Via Cavour, quello che porta a Largo Torino, ha cambiato la pubblica illuminazione, mettendo in loco aggraziate sfere di vetro giallastre, più vicine al manto stradale. Nuova linea e nuovi sostegni reggi palle. Peccato che i sostegni ferrosi che reggevano i grossi fari, sulla linea delle finestre dei secondi piani, non siano ancora stati estirpati, forse per risparmiare il costo del lavoro. Un conto è la spesa, ma il decoro urbano è anche importante. Quegli ingombranti trespoli, che a distanza di una quindicina di metri uno dall’altro, sono ancora presenti sulle facciate in entrambi i lati della via, per non reggere nulla; andrebbero almeno segati ed asportati. Per i condomini interessati rappresentano una servitù di facciata non da poco. Poi, risultano necessari sei mesi di ripetute segnalazioni, a chi di dovere, per constatare la sostituzione di una lampadina bruciata. Inoltre, la vetustà dell’impianto ha reso grigiastro, con macchie nere, il giallastro delle grosse sfere, provocando una seria diminuzione della intensità luminosa. Insomma, piove anche poco, tanto che, alla fine bisognerà tergerle una ad una; affrontando una spesa non indifferente.

                                                                                           LA VOCE INTEMELIA anno LXXIV n. 2  -  febbraio 2020

 

PIAZZA della LIBERTÀ

La trascuratezza della città, si misura anche dall’allineamento dei dissuasori impiegati nell’assistenza al pagamento del parcheggio in Piazza della Libertà. È da quando la piazza è stata adibita a parcheggio che i dissuasori hanno incominciato a spostarsi dalla loro sede, indistintamente. Pare giusto non fissarli al pavimento, ma almeno una volta all’anno, qualcuno dovrebbe rimetterli in linea. Quando il varco, che le auto creano a spinta, tra due dei massicci “panettoni” in granito scolpito, mostra di essere incline ad una fuga senza il pagamento della sosta; il personale della ditta di riscossione li riavvicina, quanto basta. Però, sull’allineamento lungo i tre lati del perimetro verso i marciapiedi cittadini non interviene mai nessuno. Così, la molesta serpentina che viene a formarsi, potrebbe indurre al capitombolo di qualche passante distratto. Figuratevi che, nel periodo natalizio, il primo dissuasore da levante, ha tentato di andar a far spesa al supermercato, fermato in tempo dall’aiuola, su Via Roma.

 

CHIUSINO del CENTRO

Nel bel mezzo del crocevia, in pieno centro cittadino, un tombino è praticamente divelto. Al passaggio delle ruote di ogni mezzo transitante, da luogo ad un fastidioso “clic-clac” metallico, oltre a far ballare vistosamente moto e scooter. La deformazione subita dal chiusino non può essere che opera dei giganti della strada, impunemente in transito continuo nel nostro centro. Sarebbe auspicabile una regolamentazione del fatto. Le telecamere per l’eventuale controllo sarebbero già in postazione, purtroppo inattive da quasi un decennio.

                                                                                                            LA VOCE INTEMELIA anno LXXIV n. 3  -  marzo 2020

BELL'INTERVENTO

       Si tende ad esporre un’occhiata quando si ravvisa qualcosa di indecoroso e negativamente fuori norma. Quando l’indecoroso in questione viene riparato, il fatto rientra nella prassi. Quando, a volte, può venire in mente di segnalare qualcosa di positivo, non lo si fa’ attraverso una occhiata.

      Però, durante il “Coronavirus”, con meno circolazione “umana”, la scaletta addossata ai ruderi dell’Albergo Milano, che da’ accesso alla piazza della Stazione, lato Nord, non solo è pervenuta ad una normale sanificazione, ma il pavimento del vicoletto ha assunto un decoro ed una propizia pendenza per cui i cittadini possono essere entusiasti dell’Amministrazione, ma soprattutto della bravura impiegata dalle maestranze realizzatrici.

      Un impiantito di lunghe mattonelle rettangolari, poste a spina di pesce, che costituisce un “capolavoro”. Grazie, ora è sufficiente venga mantenuto.

 

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  VORAGINE IN CENTRO

       Nel quadrivio di “Centro Città”, su Corso Repubblica, le strisce pedonali semaforizzate, che fronteggiano INTESA SAN PAOLO, sono interessate da un avvallamento profondo almeno nove centimetri, che non destabilizza soltanto le persone anziane. Persino i giovani che procedono a tasta alta sono costretti a sbandare, se percorrono il bel mezzo delle strisce.

                                                                                                LA VOCE INTEMELIA anno LXXIV n. 6 - giugno 2020

 

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CINEMA TEATRO COMUNALE in COVID19

 

      Da quando il Cinema Teatro Comunale è trionfalmente tornato patrimonio attivo della Città, lentamente ma inesorabilmente il “sociale” ventimigliese ne aveva snobbato la frequentazione, se non per assistere in massa a qualche film di Zalone, o partecipare a qualche raduno di parte.

       Ci mancava soltanto il COVID19 a concretizzarne l’inattività completa. Questa situazione, oltre a veder aumentare la portata di quella fatidica “goccia” che quasi perennemente infastidisce il passante sotto la classica tettoia liberty della facciata; ha incominciato a inumidire sensibilmente le pareti del plesso contenente il palcoscenico e lo schermo. La situazione è visibilissima sul lato di Via Roma. Le gronde e qualche tegola smossa hanno creato un imprudente contesto di umidezza, che ci rammenta la situazione d’abbandono verificatasi negli Anni Novanta.

        Cerchiamo di porvi rimedio, col desiderio che i sopravvissuti al COVID possano riprendere una costante frequentazione sociale di questo nostro invidiabile patrimonio.

                         L.M.

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L’ABBANDONO IN VIA FRECCERO

       A Ventimiglia, Via Giuseppe Freccero non è da considerarsi un luccicante percorso del centro cittadino; risulta certamente una delle tante strade di periferia, particolarmente disagiata. Si era detto che d’ora in poi le periferie avrebbero dovuto beneficiare di una particolare attenzione nel decoro urbano. specialmente per quanto riguarda l’illuminazione e la nettezza. Ebbene. le maggiori inadeguatezze riscontrabili in Via Freccero sono proprio la nettezza e l’illuminazione notturna. Quest’ultima è deficitaria da oltre due anni. in un crescendo di smorzamenti triplicato: sono pochissimi i lampioni funzionanti. tanto che. percorrere la via. a piedi. di notte. o sotto la pioggia. è pericolosissimo.

La Nettezza Urbana. quando raramente compare in zona, si serve della macchina spazzatrice, che ha dimensioni contrapposte al Transito nel pontino sottostante i binari per la Francia, ma non è adeguata neppure per il transito nella galleria sotto la ferrovia di Val Roia: quindi il tratto della via sottostante il Dopolavoro Ferroviario resta costantemente immondo. Sarebbe auspicabile che la ditta inviasse, su quel percorso con parcheggio, una squadra di netturbini appiedati, i quali riuscirebbero senz’altro a varcare galleria e pontino.

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 EX PASSAGGIO A LIVELLO DI VIA TENDA

        In Via Tenda, l’eliminazione del passaggio a livello è stata eseguita con un muretto assai striminzito, appena sufficiente ad indicare, alla gente normale, la direzione verso il sottopasso. Per contro, quel muretto permette un facile scavalcamento da parte dei migranti, i quali, bene informati, seguono il sedime ferroviario per arrivare alle Calandre. Da qui proseguono nelle altre gallerie verso Francia per un cammino, mediamente rischioso, nella esigenza di raggiungere e superare il confine.

Quell’itinerario, oggi, non è più compiuto dai bonari e preoccupati soggetti provenienti dal Centro Africa, ma da elementi affamati e sdegnosi, che non lasciano nulla di intentato per saccheggiare le colture degli orti e dei frutteti che dovessero incontrare lungo la ferrovia. fino al confine. Oltre al muro di chiusura. una presenza, dissuasiva dello scavalcamento. concederebbe più sicurezza anche ai ferrovieri, ai macchinisti sui treni verso Francia e Piemonte. nel contempo salvaguardando orti e frutteti.

                                                L.M.

 DOPO L’ALLUVIONE DI VENTIMIGLIA

        L’alluvione del mese di ottobre 2020 ha evidenziato, tra l’altro, la necessità dell’urbanizzazione più completa della zona sportiva di Peglia  (periferia più occidentale di Ventimiglia) a partire dall’ex Mattatoio, al Camping Roma per arrivare agli impianti del Dopolavoro ferroviario, con lo spazio Balestrieri, il canile-gattile, le società della pétanca, calcio, tennis, nonché cittadini, residenti e l’autocarrozzeria Cicerone per il recupero delle auto portate via con il carro attrezzi; da anni si chiede più luci, asfaltatura e marciapiedi nonché il collegamento periodico del bus urbano della R/T sulla linea esistente Roverino - Ventimiglia Alta. Le società sportive operanti in loco in primis il calcio (una volta ripresa l’attività sul campo comunale) potrebbero fornire un buon numero di biglietti alle nuove leve, abituando anche i giovani all’utilizzo del trasporto pubblico. Giriamo fiduciosi il rilievo alle Autorità competenti, confidando in un progressivo intervento.

                                                        E.R.

                                                                             LA VOCE INTEMELIA anno LXXIV n. 11 - novembre 2020